Ecco l'aggiornamento sulla finanziaria che stando a voci ufficiose dovrebbe essere superiore alla cifra di 30 miliardi..
Colpo di scena dell'ultimo minuto: l'ammontare della manovra dovrebbe salire da 30 a 33,5 miliardi, ma l'aliquota per chi guadagna da 70.000 ai 33.500 l'anno dovrebbe scendere dal 39 al 38%. La Finanziaria 2007 si prepara ad essere varata dal Consiglio dei Ministri, ma, secondo alcune indiscrezioni, il governo ha deciso di ritoccare verso l'alto l'ammontare delle entrate (tra tagli e risparmi) per avere più mano libera sul fisco e giungere a un compromesso fra le diverse anime della maggioranza.
Tra le novità previste, dovrebbe essere confermata, invece, l'introduzione dell'aliquota Irpef (al 43%, prima pagavano il 39%) per i redditi sopra i 70mila euro. E anche il 65% del Tfr all'Inps, che scatterà obbligatoriamente per i lavoratori dal luglio del 2007.
Una misura che non piace molto a Confindustria. Definita da Viale dell'Astronomia come "un'esproprio ai dipendenti" per compensare la carenza di risorse da destinare alle infrastrutture.
Prevista poi una sforbiciata per i trasferimenti agli enti locali e alle regioni, una cura dimagrante per la Pubblica amministrazione e ticket per pronto soccorso e diagnostica.
Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale sarà diluito in due tranche. Il capitolo previdenza vedrà la chiusura di una finestra, l'aumento dei contributi per gli autonomi e i parasubordinati e la partenza dal prossimo anno della riforma del tfr, mentre il riordino complessivo sarà affidato ad una delega e al confronto con le parti sociali. Per il rilancio del Sud arrivano il credito d'imposta e la costituzione di piccole zone franche per l'insediamento delle Pmi.
La Finanziaria firmata Padoa-Schioppa si colora anche di verde nelle misure che introducono incentivi per l'istallazione di pannelli solari, l'esenzione dal pagamento del bollo per le auto euro 4 e la tassa sui Suv.
ECCO I PRINCIPALI CAPITOLI CHE DOVREBBERO FAR PARTE DELLA FINANZIARIA
IRPEF: arriva un profondo restyling che avrà come punto fermo un abbassamento significativo del prelievo per i redditi fino a 35.000-40.000 euro. Il risultato sarà ottenuto intervenendo soprattutto sul meccanismo delle deduzioni e detrazioni, rimodulando gli scaglioni di reddito e allargando la no tax area per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Si passerà rispettivamente dagli attuali 7.500 e 7.000 a 8.000 e 7.500.
Si capovolge la logica alla base dei due moduli targati Tremonti che aveva trasformato le detrazioni in deduzioni e si torna al vecchio sistema. Il ritorno alle detrazioni sarà accompagnato da un incremento consistente degli importi per i famigliari a carico, determinando cosi quell'alleggerimento del prelievo a favore dei nuclei più numerosi e dei nuclei monoreddito. La detrazione per il coniuge a carico e per ogni figlio dovrebbe aggirarsi intorno a 1.000 euro per i redditi bassi per poi decrescere col crescere del reddito. Sempre a favore della famiglia è previsto un significativo incremento degli assegni familiari per i redditi più bassi. L'ipotesi è di prevedere un assegno di 1.400 euro per ogni figlio. L'importo anche in questo caso decresce col cresere del reddito. Per contro l'aliquota Irpef del 43% potrebbe partire da 70.000 euro anzichè gli attuali 100.000
CUNEO FISCALE: il taglio verrà spalmato in due tempi. Anzichè partire dal prossimo primo gennaio nella misura di 5 punti, come più volte indicato dal premier Romano Prodi, si il taglio sarà attuato in due tranche. La misura avrà nel complesso un costo di poco inferiore ai 9 miliardi. Con tutta probabilità da gennaio partirà una prima riduzione di 2,5 punti e a partire da luglio il restante 2,5%. Il 60% del beneficio andrà alle imprese e il 40% ai lavoratori. Il taglio privilegerà il lavoro a tempo indeterminato. Lo sgravio ai lavoratori andrà attraverso la restituzione del fiscal drag all'interno del riordiono dell'Irpef, mentre per le imperse si agirà escludendo dalla base imponibile Irap il costo del lavoro.
PENSIONI: in vista della riforma strutturale, che sarà attuata con la legge delega che accompagnerà la finanziaria, ci sarà la chiusura di una finestra per l'anzianità. Nella manovra invece dovrebbe entrare un contributo del 3% per le pensioni oltre i 60mila euro, o in alternativa un raffreddamento della perequazione per le pensioni più alte. La contribuzione per i parasubordinati salirà dal 18% al 23%, quella per gli autonomi dal 18,5% al 20%. Contributi più salati anche su alcune forme di lavoro precario e su alcuni istituti regolati dalla legge Biagi come l'apprendistato e il contratto di reinserimento per gli over 50. Tramontata invece l'ipotesi di creare l'Inpu, l'istituto di previdenza unico al posto di Inps, Inpdap, Ipsema e Ipost. La delega previdenziale potrebbe comunque contenere norme per il riordino generale degli enti previdenziali. (segue)
TFR: la riforma sarà anticipata al 2007. La parte del tfr che non sarà indirizzata alla previdenza integrativa sarà attribuita in quota parte ad un fondo gestito dall'Inps.
SVILUPPO: Alcune misure del ddl Bersani sullo sviluppo industriale saranno trasferite in Finanziaria. In particolare, il pacchetto di norme sui "progetti innovazione" saranno inseriti nella manovra per consentirne la partenza già dal prossimo anno.
RENDITE FINANZIARIE: sarà riordinata e razionalizzata la tassazione delle rendite finanziarie con l'introduzione dell'aliquota unica al 20% al posto delle due aliquote attuali al 27% per i depositi di conto corrente e per le obbligazioni con scadenza inferiore ai 18 mesi e del 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni con scadenza superiore a 18 mesi, plusvalenze azionarie (tranne le partecipazioni qualificate che sono tassate per il 40% del valore attraverso l'Irpef), fondi d'investimento e dividendi. Il maggior gettito sarà compreso tra tra 1,5 e 4 miliardi di euro a seconda delle esenzioni ed esclusioni che saranno introdotte. La misura sarà inserita nel dl collegato alla finanziaria.
STUDI SETTORE: sarà triennale la revisione degli studi di settore per garantire una maggiore adesione alla realtà economica. L'obiettivo del governo è quello di ottenere un adeguamento delle dichiarazioni dei redditi di autonomi e commercianti in maniera concordata e condivisa.
SUCCESSIONI: dovrebbe saltare la reintroduzione dell'imposta di successione e donazioni. Per contro è probabile un aumento delle imposte catastali e ipotecarie ai fini della successione.
AUTO E SUV: prevista l'esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni per chi acquista auto nuove euro 4. Viene introdotta una supertassa per i Suv.
IRES: l'imposta sulle società, potrebbe subire una rivisitazione: è stata istituita una commissione con l'obiettivo di valutare le eventuali modifiche da apportare alla riforma Tremonti. Il governo potrebbe chiedere una delega per il riordino.
CASA: per le giovani coppie potrebbe arrivare un "bonus affitto". La misura sarebbe collegata alla riforma della tassazione dei redditi da locazione ai quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20% allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere gli affitti in nero. Inoltre, lo sgravio Irpef del 36% e l'Iva al 10% sulle ristrutturazioni in scadenza a fine anno potrebbe essere concentrato su interventi in grado di garantire risparmio energetico. In pratica, ci sarebbe uno sconto intorno al 50-60% per l'istallazione di pannelli solari, l'acquisto di caldaie a consumo ridotto e la riqualificazione edilzia.
Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 16.18 del 29/09/2006
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