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Finanziaria 2006

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2007 17:28
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Ecco alcune anticipazioni sulla finanziaria 2006 che dovrà essere approvata entro fine mese...

Che ne pensate? Siete d'accordo? Dite la vostra!

Sgravi per il 70% dei contribuenti, aliquota al 43% per i redditi oltre i 70 mila euro annui nessuna tassa di successione, aumento dei contributi sui lavoratori autonomi scaglionato su due anni e armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 20%. Ecco le caratteristiche principali della Finanziaria 2007 che sarà di 30 miliardi varata domani dal Consiglio dei Ministri, secondo quanto annunciato dal viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco e riferito da Natale Ripamonti, capogruppodei Verdi in Commissione Bilancio del Senato.

MENO TASSE. Con la manovra 2007, circa il 70% dei contribuenti potrà beneficiare di una riduzione delle tasse, grazie alla revisione del secondo modulo della riforma Tremonti sull'Irpef contenuta nella legge finanziaria. L'intervento sarà a saldo zero, costerà cioè 6 miliardi che verranno automaticamente compensati. In pratica, chi ha un reddito fino a 40-45 mila euro avrà sgravi fiscali. Per chi ha un reddito dai 45 ai 70 mila Euro, non avrà variazioni. Chi pagherà di più saranno i contribuenti con un reddito superiore ai 70 mila Euro, e che rappresenta l'1,58% della platea dei contribuenti.

SUCCESSIONE. Un'altra novità riguarda la tassa di successione: in Finanziaria non ci sarà, ma troverà spazio una rimodulazione dei residui relativi al catasto. Il gettito previsto è abbastanza esiguo (intorno ai 400 milioni).

RENDITE. Il governo inserirà in manovra l'armonizzazione della aliquota sulle rendite finanziarie, misura che porterà maggiori introiti per 2,5 miliardi. Stando a quanto anticipato da Ripamonti: "In Finanziaria ci sarà l'armonizzazione delle rendite al 20% che dovrebbe portare 2,5 miliardi". Non solo: "Dalla revisione degli studi di settore verranno 3 miliardi che insieme al decreto Visco-Bersani porteranno a circa 7 miliardi il recupero dall'evasione".

AUTONOMI. Per gli autonomi, invece, si sta studiando un innalzamento delle aliquote contributive ma in un arco di tempo di due anni. Si tratta di un aumento al 20% dall'attuale 17%, mentre per i parasubordinati l'incremento sarebbe al 23% dal 19%. Contemporaneamente all'aumento però, ha riferito Ripamonti al termine della riunione sulla parte fiscale della finanziaria che si è tenuta a via XX Settembre, il governo ha allo studio forme di parziale compensazione, ad esempio sull'Inail.

AUTOVEICOLI. Sulle nuove auto Euro 4, non si pagherà il bollo per cinque anni mentre sarà invece applicata una supertassa, modulata a seconda delle emissioni e della cilindrata, per i Suv. Lo ha riferito il capogruppo in Commissione Bilancio del Senato Natale Ripamonti

Dal prossimo anno potrebbe essere calcolato non più sulla cilindrata ma sulle emissioni di Co2. Questa, a quanto si apprende, una delle ipotesi in corso di valutazione del governo per la finanziaria. La misura, in alternativa, potrebbe essere inserita nel decreto di accompagnamento della finanziaria. In
questo modo le auto euro 4 a alta cilindrata pagherebbero meno della auto ad alta cilindrata ma più inquinanti. I tecnici del fisco stanno valutando se l'intervento sia a costo zero oppure richieda una copertura.

Per quanto riguarda invece l'ampliamento della no tax area, per i pensionati salira' da 7.000 a 7.500 euro l'anno. Per i lavoratori dipendenti, potrebbe salire da 7.500 a 8.000 Euro ma ancora non e' stata presa una decisione definitiva.

Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 17.55 del 28/09/2006
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Ecco l'aggiornamento sulla finanziaria che stando a voci ufficiose dovrebbe essere superiore alla cifra di 30 miliardi..

Colpo di scena dell'ultimo minuto: l'ammontare della manovra dovrebbe salire da 30 a 33,5 miliardi, ma l'aliquota per chi guadagna da 70.000 ai 33.500 l'anno dovrebbe scendere dal 39 al 38%. La Finanziaria 2007 si prepara ad essere varata dal Consiglio dei Ministri, ma, secondo alcune indiscrezioni, il governo ha deciso di ritoccare verso l'alto l'ammontare delle entrate (tra tagli e risparmi) per avere più mano libera sul fisco e giungere a un compromesso fra le diverse anime della maggioranza.

Tra le novità previste, dovrebbe essere confermata, invece, l'introduzione dell'aliquota Irpef (al 43%, prima pagavano il 39%) per i redditi sopra i 70mila euro. E anche il 65% del Tfr all'Inps, che scatterà obbligatoriamente per i lavoratori dal luglio del 2007.

Una misura che non piace molto a Confindustria. Definita da Viale dell'Astronomia come "un'esproprio ai dipendenti" per compensare la carenza di risorse da destinare alle infrastrutture.

Prevista poi una sforbiciata per i trasferimenti agli enti locali e alle regioni, una cura dimagrante per la Pubblica amministrazione e ticket per pronto soccorso e diagnostica.

Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale sarà diluito in due tranche. Il capitolo previdenza vedrà la chiusura di una finestra, l'aumento dei contributi per gli autonomi e i parasubordinati e la partenza dal prossimo anno della riforma del tfr, mentre il riordino complessivo sarà affidato ad una delega e al confronto con le parti sociali. Per il rilancio del Sud arrivano il credito d'imposta e la costituzione di piccole zone franche per l'insediamento delle Pmi.

La Finanziaria firmata Padoa-Schioppa si colora anche di verde nelle misure che introducono incentivi per l'istallazione di pannelli solari, l'esenzione dal pagamento del bollo per le auto euro 4 e la tassa sui Suv.

ECCO I PRINCIPALI CAPITOLI CHE DOVREBBERO FAR PARTE DELLA FINANZIARIA

IRPEF: arriva un profondo restyling che avrà come punto fermo un abbassamento significativo del prelievo per i redditi fino a 35.000-40.000 euro. Il risultato sarà ottenuto intervenendo soprattutto sul meccanismo delle deduzioni e detrazioni, rimodulando gli scaglioni di reddito e allargando la no tax area per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Si passerà rispettivamente dagli attuali 7.500 e 7.000 a 8.000 e 7.500.

Si capovolge la logica alla base dei due moduli targati Tremonti che aveva trasformato le detrazioni in deduzioni e si torna al vecchio sistema. Il ritorno alle detrazioni sarà accompagnato da un incremento consistente degli importi per i famigliari a carico, determinando cosi quell'alleggerimento del prelievo a favore dei nuclei più numerosi e dei nuclei monoreddito. La detrazione per il coniuge a carico e per ogni figlio dovrebbe aggirarsi intorno a 1.000 euro per i redditi bassi per poi decrescere col crescere del reddito. Sempre a favore della famiglia è previsto un significativo incremento degli assegni familiari per i redditi più bassi. L'ipotesi è di prevedere un assegno di 1.400 euro per ogni figlio. L'importo anche in questo caso decresce col cresere del reddito. Per contro l'aliquota Irpef del 43% potrebbe partire da 70.000 euro anzichè gli attuali 100.000

CUNEO FISCALE: il taglio verrà spalmato in due tempi. Anzichè partire dal prossimo primo gennaio nella misura di 5 punti, come più volte indicato dal premier Romano Prodi, si il taglio sarà attuato in due tranche. La misura avrà nel complesso un costo di poco inferiore ai 9 miliardi. Con tutta probabilità da gennaio partirà una prima riduzione di 2,5 punti e a partire da luglio il restante 2,5%. Il 60% del beneficio andrà alle imprese e il 40% ai lavoratori. Il taglio privilegerà il lavoro a tempo indeterminato. Lo sgravio ai lavoratori andrà attraverso la restituzione del fiscal drag all'interno del riordiono dell'Irpef, mentre per le imperse si agirà escludendo dalla base imponibile Irap il costo del lavoro.

PENSIONI: in vista della riforma strutturale, che sarà attuata con la legge delega che accompagnerà la finanziaria, ci sarà la chiusura di una finestra per l'anzianità. Nella manovra invece dovrebbe entrare un contributo del 3% per le pensioni oltre i 60mila euro, o in alternativa un raffreddamento della perequazione per le pensioni più alte. La contribuzione per i parasubordinati salirà dal 18% al 23%, quella per gli autonomi dal 18,5% al 20%. Contributi più salati anche su alcune forme di lavoro precario e su alcuni istituti regolati dalla legge Biagi come l'apprendistato e il contratto di reinserimento per gli over 50. Tramontata invece l'ipotesi di creare l'Inpu, l'istituto di previdenza unico al posto di Inps, Inpdap, Ipsema e Ipost. La delega previdenziale potrebbe comunque contenere norme per il riordino generale degli enti previdenziali. (segue)

TFR: la riforma sarà anticipata al 2007. La parte del tfr che non sarà indirizzata alla previdenza integrativa sarà attribuita in quota parte ad un fondo gestito dall'Inps.

SVILUPPO: Alcune misure del ddl Bersani sullo sviluppo industriale saranno trasferite in Finanziaria. In particolare, il pacchetto di norme sui "progetti innovazione" saranno inseriti nella manovra per consentirne la partenza già dal prossimo anno.

RENDITE FINANZIARIE: sarà riordinata e razionalizzata la tassazione delle rendite finanziarie con l'introduzione dell'aliquota unica al 20% al posto delle due aliquote attuali al 27% per i depositi di conto corrente e per le obbligazioni con scadenza inferiore ai 18 mesi e del 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni con scadenza superiore a 18 mesi, plusvalenze azionarie (tranne le partecipazioni qualificate che sono tassate per il 40% del valore attraverso l'Irpef), fondi d'investimento e dividendi. Il maggior gettito sarà compreso tra tra 1,5 e 4 miliardi di euro a seconda delle esenzioni ed esclusioni che saranno introdotte. La misura sarà inserita nel dl collegato alla finanziaria.

STUDI SETTORE: sarà triennale la revisione degli studi di settore per garantire una maggiore adesione alla realtà economica. L'obiettivo del governo è quello di ottenere un adeguamento delle dichiarazioni dei redditi di autonomi e commercianti in maniera concordata e condivisa.

SUCCESSIONI: dovrebbe saltare la reintroduzione dell'imposta di successione e donazioni. Per contro è probabile un aumento delle imposte catastali e ipotecarie ai fini della successione.

AUTO E SUV: prevista l'esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni per chi acquista auto nuove euro 4. Viene introdotta una supertassa per i Suv.

IRES: l'imposta sulle società, potrebbe subire una rivisitazione: è stata istituita una commissione con l'obiettivo di valutare le eventuali modifiche da apportare alla riforma Tremonti. Il governo potrebbe chiedere una delega per il riordino.

CASA: per le giovani coppie potrebbe arrivare un "bonus affitto". La misura sarebbe collegata alla riforma della tassazione dei redditi da locazione ai quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20% allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere gli affitti in nero. Inoltre, lo sgravio Irpef del 36% e l'Iva al 10% sulle ristrutturazioni in scadenza a fine anno potrebbe essere concentrato su interventi in grado di garantire risparmio energetico. In pratica, ci sarebbe uno sconto intorno al 50-60% per l'istallazione di pannelli solari, l'acquisto di caldaie a consumo ridotto e la riqualificazione edilzia.

Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 16.18 del 29/09/2006




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30/09/2006 14:31
 
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Ecco gli altri aggiornamenti:

Alla fine uscirà la peggiore delle torchiature che fosse possibile immaginare: un aumento delle tasse (secondo il Governo) di circa 13 miliardi, che per qualche analista è già, nei fatti, intorno ai 18 miliardi e ora si appresta ad essere incrementato dall’assalto alla diligenza di sindacati, grand commis di Stato e altri gruppi influenti vicini a Prodi & soci.

Il senso della Finanzia è chiaro: si è incapaci di tagliare le spese e di resistere di fronte agli autentici “poteri forti” (da Epifani a Montezemolo), e per questo motivo si colpisce il solito ceto medio. Ovviamente, non lo si chiama così e anzi, seguendo Rifondazione comunista, si afferma di voler far “piangere i ricchi”.

Questo residuo di una lotta di classe davvero fuori tempo massimo farebbe sorridere se non servisse da copertura all’ennesima penalizzazione di chi produce, e a tutto vantaggio dei ceti parassitari. Aumentare al 43% l’aliquota marginale per chi ha un reddito lordo superiore ai 75 mila euro vuol dire colpire chi già ora, di fatto, dà un contributo importante a tenere in piedi la baracca. Senza contare che un reddito da 75 mila euro con cui – ad esempio – si deve pagare un mutuo e mantenere i figli non assicura un’esistenza da pascià.

Anche perché all’Irpef si devono aggiungere gli oneri contributivi, l’Iva, l’Ici sulla casa in cui si vive, il bollo-auto, le varie addizionali, la tassa per il possesso del televisore e via dicendo. Con il risultato che quanti versano allo Stato ciò che serve a pagare i dipendenti pubblici sono ora fortemente incentivati a tirare i remi in barca. Perché con una tassazione che supera il 50% è da fessi o disperati continuare a lavorare e produrre.

Esemplare, al riguardo, la scelta di Visco di colpire la rendita finanziaria. A Lugano si fregano le mani, d’accordo, ma a parte che ad incentivare un fuga dei capitali, dove vuole portare una scelta di questo tipo? Capisco che la sinistra radicale esibirà questo risultato come una propria medaglia, solleticando il risentimento di una parte rilevante dei propri elettori, ma qualcuno crede davvero che l’economia ne trarrà vantaggio?

La borsa più insignificante dell’intero Occidente continuerà a restare tale e il capitalismo nostrano (gestito da poche famiglie) seguiterà a rifiutare l’idea secondo cui il risparmio dovrebbe affluire dove vi sono idee e abilità gestionali.

Nel suo insieme, la Finanziaria è un autentico disastro in quasi ogni suo dettaglio: la sottrazione del Trf (gettato nel buco nero dell’Inps), la tassa sui Suv, l’attribuzione ai Comuni della gestione dei catasti (quanto crescerà l’Ici?), i nuovi studi di settore per tosare meglio gli autonomi, i nuovi “investimenti” per la retorica ambientale.

Si poteva fare diversamente? Certo. Si doveva però fare una scelta di campo e comprendere che il Paese sta in piedi non già perché c’è gente che riceve le tasse altrui (i lavoratori del pubblico), ma perché c’è gente che produce e paga tasse (i lavoratori del privato). Si sarebbe dovuto, ad esempio, avviare un programma di riduzione del numero dei funzionari di Stato. Se a Milano vi è un’azienda del recapito postale che, strozzata dal monopolio pubblico, lascia a casa 800 dipendenti, perché non fa lo stesso il Ministero degli Interni o quello della Pubblica Istruzione?

Dopo questa Finanziaria, l’Italia appare un Paese sempre più in declino: dove vi sono poche ragioni di investire e da cui i cervelli migliori sono destinati a scappare. È anche significativo che l’ipotesi di un “Bersani 2” e di nuove liberalizzazioni sia avvolta nella nebbia, mentre di privatizzare i vecchi baracconi pubblici inefficienti (dalle ferrovie alle poste, dall’energia elettrica all’Alitalia) non parla proprio più nessuno.

Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 11.29 del 30/09/2006

[Modificato da -Prof- 30/09/2006 14.32]

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02/10/2006 15:48
 
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La Finanziaria andrà in Parlamento come momento di confronto e di approfondimento. E, quindi, se ci saranno contributi di miglioramento nel dibattito con la maggioranza è chiaro che verranno accolti. Il lavoro parlamantare non è di semplice routine". Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Vannino Chiti, intervistato da Affari. "I miglioramenti, però, possono avvenire solo all'interno dei punti cardine che sono stati stabiliti". Quali? "E' intoccabile la scelta del rientro in un anno sotto il 3% e quindi dentro il Patto di Stabilità dell'Unione europea. La manovra affronta una situazione difficilissima, lasciataci dalla destra, e alla fine del 2007 saremo tornati a un avanzo primario del bilancio del 2%, dopo che Berlusconi e Tremonti l'avevano annullato. Inoltre, la Finanziaria non può perdere i caratteri di equità sociale che la contraddistinguono. Non so se le aliquote Irpef possano essere toccate o meno, ma sempre all'interno dei punti cardine che prevedono il sostegno dei redditti medio-bassi. Questi pilastri non possono essere annullati, ci sono spazi per migliorare altri punti ma non a prezzo di questi".

Il ministro dei Ds aggiunge: "Altri punti portanti della Finanziaria sono il sostegno allo sviluppo, al Sud, il cuneo fiscale e gli interventi importanti sulla scuola, la ricerca e l'università. Come ha detto Rutelli si possono fare dei miglioramenti, perché il confronto parlamentare non è una perdita di tempo". Chiti poi avanza una proposta. "Auspico un aggiustamento per quanto riguarda il rapporto con i Comuni. Bisogna vedere se ci sono margini per poter migliorare la situazione, sempre all'interno del patto con i Comuni. Il confronto si farà con la maggioranza parlamentare, ma non so se potrà avvenire con l'opposizione. La quale, anziché accettare la sfida di misurarsi attraverso proposte alternative, cerca di sollevare un polverone per far dimenticare agli italiani le loro responsabilità. Ci parlano di impegno sull'evasione, ad esempio, ma loro sono i campioni dei condoni. Le responsabilità del Centrodestra sono evidenti. Al tandem Berlusconi-Tremonti gli italiani devono questa manovra di risanamento di 15 miliardi. E' la tassa che paghiamo al fallimento della destra".

Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 13.33 del 02/10/2006
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Oh vecio daghe en taio.. vedito mia che no te caga nessuno..? [SM=x1029480]
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Re:

Scritto da: fsempre87 02/10/2006 20.28
Oh vecio daghe en taio.. vedito mia che no te caga nessuno..? [SM=x1029480]



Mia carA FabiA sapevo già fin dall'inizio che le questioni politiche non venivano mai "quotate" dagli iscritti del forum, ma come ho ben specificato nell'apertura del mio spazio, quest'angolo è dedicato alla cultura e all'informazione. Ritengo giusto e necessario che scelte politiche importanti per il nostro paese e per noi stessi vengano messe per iscritto nel mio spazio. Sta poi nella sensibilità di ognuno di noi decidere se visionarle o meno.
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03/10/2006 18:24
 
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Altri aggiornamenti sulla finanziaria tratti dall'Ansa

FINANZIARIA:CAPEZZONE,MANOVRA COSI' COM'E' NON PUO' ANDARE
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - "La Finanziaria, così com'é, non va e non può andare. Non c'é solo l'assenza di riforme strutturali (e quindi la distanza dal Dpef), ma c'é anche una contrarietà forte con quanto promesso dall'Unione in campagna elettorale: nei mesi della campagna, si era assicurato che non si sarebbe toccata l'ex Irpef al rialzo". Lo afferma Daniele Capezzone segretario di Radicali Italiani. "Per questo -prosegue - occorre lavorare trasversalmente al cambiamento della manovra, all'insegna del 'meno tasse, piu' riformé. A maggior ragione, quindi, non è proprio il caso (nell'interesse stesso del Governo) di pensare ad improvvide blindature. E da questo punto di vista mi pare positivo l'atteggiamento aperto del ministro Chiti". (ANSA).

FINANZIARIA: TREMONTI, OPPOSIZIONE IN PIAZZA E IN PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - Contro la Finanziaria "scenderemo in piazza, ma non l'abbiamo deciso ad Arcore. E faremo opposizione in Parlamento. Quanto alla discesa in piazza che Prodi ha anche definito pericolosa, gli ricordo che in città come Madrid, Parigi o Berlino è assolutamente normale scendere in piazza civilmente per manifestazioni politiche, senza per questo scomodare il termine eversione...". E' quanto afferma l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti in un'intervista a Rtl 102,5. "E' una Finanziaria - rileva il vicepresidente di Forza Italia - che scatena una guerra tra poveri, perché toglie ai poveri per renderli ancora più poveri, mentre le aliquote ai ricchi non sono state toccate. Questa Finanziaria non è fatta per l'Europa, bastava un terzo... E' fatta invece per Prodi, ed é ispirata ad un disegno sociale che in nome di un malinteso statalismo dà ad altri il controllo della vita e dell'economia dei cittadini, anziché ai cittadini stessi. L'economia - prosegue Tremonti - è in ripresa, bastava accompagnarla. Io non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani, invece qui c'é una manovra che toglie agli autonomi, per dare ai dipendenti, che a loro volta sono colpiti sul Tfr: insomma una catena senza fine. E poi, non s'é mai vista una roba in cui la mattina si vota un testo, e al pomeriggio non si è d'accordo: é un governo che si fa opposizione all'interno". Tremonti sostiene che avrebbe gestito la manovra "con maggiore lotta all'evasione, riscuotendo meglio i tributi dovuti: ricordo che il governo Berlusconi fece qualcosa di serio in tal senso, poi avrei coinvolto di più i Comuni. E sono convinto che solo abbassando le aliquote si può sperare nella ripresa fiscale e accompagnare l'economia che si sta risvegliando". (ANSA).

ROMA - La Finanziaria rappresenta "una vera e propria svolta" per la vita economica e sociale del Paese. Lo ha detto Tommaso Padoa-Schioppa presentando nell'Aula della Camera la manovra. "La concertazione è stata proficua", anche per la distinzione che è stata mantenuta nei ruoli" ha aggiunto il ministro dell'Economia spiegando che "la concertazione si differenzia da un contratto perché la firma finale è solo del governo e del parlamento. Ma credo che questa volta sia stata robusta come accade se la ricerca di un accordo è spinta più avanti possibile, con buona fede". "Il risanamento dei conti non è finito ma siamo usciti dalla zona rossa. Il paziente Italia ha lasciato il reparto di terapia intensiva". Sul fronte dei conti pubblici "abbiamo trovato un'eredita nascosta e forse per questo più maligna" ha poi lamentato il ministro. "I conti pubblici erano più difficili da risanare", ha detto citando la sostenuta crescita della spesa e "il prosciugamento di molti canali di irrigazione". Occorre "dall'intera società
italiana una prova di buona volontà e di riscatto. Fatico a comprendere - ha aggiunto - le ragioni di lamentela di chi ha redditi da alcune centinaia di milioni di vecchie lire".

PRODI, MANOVRA EQUA NON CHIEDE SACRIFICI INUTILI
"La legge Finanziaria che abbiamo varato è la 282/a pagina del programma che ci ha portato a governare il Paese. Coerentemente con quel documento unitario del centrosinistra, il consiglio dei Ministri ha approvato un testo che permette all'Italia di tornare a guardare con fiducia al futuro". Lo scrive il presidente del Consiglio Romano Prodi, in una lettera al Messaggero. "Se ne sono dette e scritte di tutti i colori su questa Finanziaria - scrive il premier - tanto da arrivare a una mobilitazione pretestuosa del cosiddetto 'ceto medio'. Quasi le italiane e gli italiani non sapessero in quale Paese hanno vissuto fino ad oggi 'grazie' alle sciagurate politiche economiche e sociali di un centrodestra capace solo di guardare agli interessi dei pochi piuttosto che alle esigenze dei molti. Noi - prosegue Prodi - siamo dovuti ripartire proprio da questo concetto, come del resto avevamo evidenziato in campagna elettorale". Prodi precisa come la Finanziaria si basi su tre cardini "equità, risanamento e sviluppo". Per il Professore infatti "se si legge con attenzione la Finanziaria balza evidente agli occhi come siano le famiglie, le giovani coppie, i non autosufficienti e i più deboli ad essere tutelati e protetti. Cercare di ribaltare la realtà - scrive ancora - andando a pescare cavillosi esempi di ipotetiche penalizzazioni non aiuta nessuno". "I critici di professione - osserva il Professore - erano pronti a scatenarsi sulle tante voci negative che accompagnano la stesura della manovra. Mentre con il ministro Padoa-Schioppa e tutti gli altri membri dell'esecutivo la stavamo scrivendo ho pensato spesso alla delusione che avrebbero provato nel non trovare nuove tasse, tagli alle pensioni o imposte sulle successioni e le donazioni. La nostra - spiega Prodi - è una Finanziaria coraggiosa che riesce a non incidere sul bilancio delle famiglie (....) è una Finanziaria giusta che rimette in equilibrio il Paese e ci fa tornare in Europa a pieno titolo(...) è una Finanziaria che non chiede sacrifici inutili". Per il Professore poi "la Finanziaria è anche strategica, non un'invenzione una tantum fatta di promesse, condoni e prelievi subdoli. (...) è una Finanziaria organica che tutela il presente e investe sul futuro". E poi aggiunge: "E' una Finanziaria per tutto il Paese, che racconteremo e spiegheremo in tutto il Paese. Lo ricordo - precisa ancora - il nostro testo di riferimento è stato e sarà in futuro il programma. Bastava leggerlo con attenzione, anche se forse per qualcuno sarebbe stato perdere quel pizzico di malevola suspance che accompagna ogni libro giallo". Prodi scrive infine che "di giallo il nostro programma aveva solo la copertina. E se proprio vogliamo fermarci ai colori, con quel giallo cancelliamo il rosso di cinque anni, il nero delle paure sociali e delle invocazioni di piazza e il grigio sul futuro che ci poteva aspettare".

TAGLIO CUNEO IMPRESE VALE 2,9 MLD NEL 2007
La riduzione del cuneo fiscale per le imprese, realizzata attraverso l' alleggerimento dell' Irap, vale 2,88 miliardi nel 2007, secondo i calcoli della competenza, e 2,45 miliardi di cassa. E' quanto riporta la relazione tecnica della Legge Finanziaria . L' esborso dello Stato, e contemporaneamente la riduzione di imposte per le imprese, sara' poi di 4,68 miliardi nel 2008 e di 4,80 miliardi nel 2009.

IRPEF PAGA 433 MLN,ASSEGNI INCASSANO 1,4 MLD
La rimodulazione dell' Irpef dara' allo Stato, come saldo finale, un gettito di 433 milioni di euro. Ma le famiglie incasseranno alla fine piu' soldi se si considera' anche l' effetto dell' aumento degli assegni familiari, che comporteranno per lo Stato una spesa di 1,4 miliardi di euro. E' quanto si legge nella relazione tecnica degli articoli 3 e 4 della Legge Finanziaria .

Notizie tratte dall'Ansa
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Prof mi sconvolgi...non ti riconosco più!
Una volta avresti risposto ad un intervento come quello di mio fratello con insulti e spropositi!
Penso che il periodo di lontananza dal forum ti abbia fatto bene...
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Re:

Scritto da: ilasempre 03/10/2006 19.17
Prof mi sconvolgi...non ti riconosco più!
Una volta avresti risposto ad un intervento come quello di mio fratello con insulti e spropositi!
Penso che il periodo di lontananza dal forum ti abbia fatto bene...



Mia cara IO SONO IL PROF e sono nato per stupire.....!!!!!
Non è detto che tuo fratello la passi sempre così liscia.....
L'ira del Prof a volte è irrefrenabile!!!
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Ah ecco, adesso si che ti riconosco!
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04/10/2006 20:15
 
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Altri aggiornamenti:

Confindustria vuole boicottare il trasferimento del Tfr all'Inps. Un provvedimento che, per l'associazione di Viale dell'Astronomia, rischia di essere una misura capestro per le Pmi, definite da Montezemolo il "vero motore della crescita italiana".

In questa presa di posizione della Confindustria c'è tutto il malumore della base dell'associazione degli industriali che si sente la parte più danneggiata da questo provvedimento della Finanziaria.

Secondo la manovra appena varata dal governo, la liquidazione (nel dettaglio, il 50% del Tfr inoptato), infatti, dal 2007, dovrebbe confluire in un fondo gestito dall'Inps per finanziare le grandi opere. Opzione che priverebbe le imprese di una forma di finanziamento a condizioni vantaggiose e che, al contrario, dovrebbero rivolgersi alle banche. Ma con una forza contrattuale spesso debole. A differenza, invece, di quella di cui godono, sempre nei confronti degli istituti di credito, le grandi.

Pressato dalla base (il 98% degli associati a Confindustria sono Pmi, localizzate soprattutto nel Nord Est), Montezemolo ha convocato un vertice straordinario della presidenza in Assolombarda. In quella Milano che è anche la capitale economica del nostro Paese che, spesso, anche in passato, si è fatta portavoce dello scontento del tessuto produttivo italiano, costuito, appunto, per la maggior parte proprio da Pmi.

Il gotha ha fatto il punto della situazione. Per prima cosa ha valutato, numeri alla mano, gli effetti congiunti della riduzione del cuneo fiscale e del trasferimento del Tfr all'Inps sul mondo delle imprese. In sostanza, capito se gli effetti della Finanziaria saranno, per Confindustria, positivi oppure negativi.

Poi la strategia è tutta incentrata sul Tfr. Costringere, cioè, il governo a fare completamente dietro front su questo provvedimento. Secondo quanto risulta ad Affari, gli imprenditori vogliono valorizzare ed esportare in tutte le parti del Paese l'esperienza del Nord-Est, inducendo i lavoratori a scegliere l'azienda come destinatario delle quote del Tfr. Nel Nord-Est ciò avviene già: l'attaccamento dei dipendenti nei confronti delle loro imprese è molto alto tanto che la maggior parte dei lavoratori decide di lasciare la propria liquidazione in gestione al datore di lavoro.

Una situazione da estendere anche al resto d'Italia, trovando un viatico adatto. Il passe-partout per Confindustria potrebbe chiamarsi Cisl. Fonti molto vicine alla presidenza di Viale dell'Astronomia riferiscono che Montezemolo vuole far sponda proprio su quella parte del sindacato che si è detta contraria all'"esproprio", come l'ha definito Emma Marcegaglia, uno dei vicepresidenti di Confindustria "del Tfr". E far fronte comune così nel prossimo confronto (il ministro del Lavoro Damiano, avvertendone il malcontento, ha appena convocato un tavolo con le parti sociali) con il governo.

Le ultime dichiarazioni del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, infatti, vanno tutte in questa direzione. ''Voglio discutere con i capi di partito e con il governo stesso - ha tuonato stamane il numero uno del sindacato di Via Po' - perché la misura sul Tfr è una vera e propria iattura in quanto dei soldi dei lavoratori si deve parlare con i lavoratori. Vogliamo vederci chiaro, in particolare sul trasferimento di fatto''.

Ora la patata bollente torna nelle mani del governo che, oltre a dover fronteggiare anche un eventuale bocciatura della Ue, si troverebbe ad avere, Cgil esclusa, una buona fetta delle parti sociali contro. E quel Nord che, dopo che Roma ha anche incassato l'ok della Corte di Giustizia sull'Irap, non ha intenzione di fare nessun sconto a un esecutivo anche costretto a dover mettere nuovamente mano alla Finanziaria.

Notizia tratta Libero - Affari italiani- ore 17.23 del 04/10/2006

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05/10/2006 20:04
 
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Uè Prof..

visto che me vien mal di testa solo a pensare di leggere uno dei tuoi lunghissimi e interminabili papiri, ti voglio chiedere una cosa.. alla quale ti pregherei di rispondere con parole mie(nel senso che voi capir sa te scrive) e in modo sintetizzato..

mi spiegheresti il discorso delle liquidazioni, che non ho ben capito?

la ringrazio in anticipo per la sua disponibilità..
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05/10/2006 20:52
 
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Io ho letto tutto....sono perplessa da questa finanziaria... alcune cose non le ho capite molto perchè i termini usati sono in certi casi troppo specifici, solo che da quello che ho letto qui e da quello che ho sentito in radio e tv mi sto preoccupando...non mi sembra niente di buono!!!! Cmq concordo con il mora...se riesci a fare un riassuntino con parole nostre... [SM=g27992]
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06/10/2006 11:39
 
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QUANTA IGNORANZA FEDE!!! DOVRESTI SAPERE CHE IL PROF NON USA IL NOSTRO LINGUAGGIO QUINDI NON PUO' SPIEGARE CON PAROLE "NOSTRE".. COMUNQUE ANCHE A ME INTERESSA IL DISCORSO DEL TFR.. LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE.
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06/10/2006 15:03
 
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Allora visto le richieste di spiegazioni sulla manovra finanziaria e in particolar modo sul TFR, cercherò di spiegarvelo nel modo più semplice possibile senza soffermarmi tanto sui dettagli.

Prima di entrare nel merito di ciò che al momento la nuova legge dice (bisogna tener conto che il dpf deve essere discusso in Parlamento per essere approvato... e visto che al senato il centrosinistra ha un solo voto di maggioranza dato che il senatore Di Gregorio che era in lista per l'Italia Dei Valori ha fondato un nuovo partito e nn è detto che voti necessariamente per la sinistra, tale legge potrebbe essere modificata nella sua essenza) è opportuno spiegare cosa è il TFR e cosa afferma la legge in vigore.
Il TFR o trattamento di fine rapporto è la somma che verrà liquidata dall'impresa al lavoratore nel momento in cui egli cesserà il rapporto di lavoro con l'azienda stessa. Quindi per l'impresa esso rappresenta un debito nei confronti del lavoratore e infatti tale valore si trova a debito in un qualsiasi bilancio aziendale.
Tuttavia l'impresa può usare questa somma nel contempo e utilizzarla in qualsiasi investimento rappresentando quindi una potenziale forma di liquidità investitrice. Togliendo tali somme le imprese si troverebbero meno una forma di "potenziale" liquidità da investire.
Il TFR attualmente non può essere richiesto anticipatamente dal lavoratore salvo in alcuni casi quali: urgenze mediche, ristrutturazioni della prima casa o acquisto della prima casa.

Cosa prevede la finanziaria e perchè ha avuto la bocciatura della Confindustria?

Sostanzialmente la legge vuole togliere almeno il 50% del TFR all'impresa facendo confluire tale somma in un fondo gestito dall'INPS che servirebbe per finanziare le grandi opere.
Il nuovo governo contesta il termine rapina che è stato coniato da Confindustria trincerandosi sul fatto che il TFR appartiene al lavoratore ed è prestato all'impresa a tasso di favore.
Confindustria si difende affermando che vi è in atto un controsenso in quanto se i dettami di una legge finanziaria sono incentrati sulla riduzione del debito e sullo sviluppo, perchè togliere alle imprese una somma che è destinata allo sviluppo delle stesse?

Valutate voi....

Spero di essere stato il più chiaro possibile e di aver utilizzato una terminologia semplice da capire...

Se avete altre domande o curiosità sono a vostra disposizione!
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GRAZIE! ADESSO MI E' TUTTO PIU' CHIARO. THANK YOU PROF!
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dunque non abbiamo di che preoccuparci, visto che hai detto che la proposta è stata bocciata giusto?

grazie per la sintesi..

a volte sei anche utile.. [SM=x1029465]§
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Si decisamente + chiaro!!!!Grazie mille!!!!
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Re:

Scritto da: devilmen841 05/10/2006 20.04
Uè Prof..

visto che me vien mal di testa solo a pensare di leggere uno dei tuoi lunghissimi e interminabili papiri, ti voglio chiedere una cosa.. alla quale ti pregherei di rispondere con parole mie(nel senso che voi capir sa te scrive) e in modo sintetizzato..

mi spiegheresti il discorso delle liquidazioni, che non ho ben capito?

la ringrazio in anticipo per la sua disponibilità..



Mora leggi bene!!!
Ho detto che è stata bocciata da Confindustria e non dal Parlamento...
Ora come ora la legge che porteranno in discussione parlamentare rimane così poi starà al parlamento stesso decidere se votarla così o modificarla!!
E poi io sono sempre utile!!
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Mi fa piacere di esservi stato utile per capire meglio il punto sul TFR....
E' normale fare fatica a comprendere perchè spesso il linguaggio usato è fatto apposta per non far capire....
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